Viva la scuola, strumento dell’educare

«Educare significa che io do a quest’uomo coraggio verso se stesso. Che gli indico i suoi compiti, ed interpreto il suo cammino – non i miei. Che lo aiuto a conquistare la libertà sua propria. Devo dunque mettere in moto una storia umana, e personale. La vita viene destata e accesa solo dalla vita. La più potente “forza di educazione” consiste nel fatto che io stesso in prima persona mi protendo in avanti, mi affatico a crescere». (Romano Guardini)

Questa frase, scelta dal nostro Responsabile del coordinamento didattico per aprire la lettera inviata alle famiglie in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico, richiama tutti noi alla verità più semplice del vivere e dell’educare. Si è padri e madri, perché si è figli: educa chi si lascia educare.

In questa prospettiva la scuola, tempo – luogo – strumento dell’educare istruendo, svolge il suo compito nella misura in cui docenti, genitori e tutti gli altri adulti che vi operano si lasciano “destare, accendere dalla vita”.

Con questo sguardo e con questa sfida nel cuore si è aperta in questi giorni l’attività didattica della Fondazione Grossman con l’attenzione di creare, scuola per scuola, momenti specifici per accogliere al meglio gli studenti e con una particolare attenzione per i nuovi arrivati.

Curiosità, tensione e passione trapelavano dai visi di molti dei ragazzi e dei loro genitori per l’avvio di una nuova tappa di un cammino così decisivo, certi però di non dover affrontare questa avventura da soli ma accompagnati dai loro docenti.