Come quel giorno, il primo della settimana  

Il Vescovo di Milano, Mario Delpini, ha mandato questo messaggio al nostro Rettore in risposta all’invio delle riflessioni delle classi terze medie suscitate dalla lettura della sua recente omelia di domenica 29 marzo durante le ore di religione.

Egr sig Rettore, dottoressa Paggi,

grazie dell’attenzione e dell’augurio che ricambio di cuore.

Invoco per Lei, per tutti coloro che Le sono cari, per tutta la Fondazione Grossman, la grazia della Pasqua di quest’anno. Anche se le porte sono chiuse, Gesù risorto entra nella casa e la riempie di gioia.

Auguri

+ Mario

 

Come quel giorno, il primo della settimana

 

Erano chiuse le porte,

quel giorno, il primo della settimana.

Dietro le porte chiuse

abitavano discepoli spaventati:

erano chiusi i pensieri, non solo le porte;

era corto lo sguardo,

era triste il volto,

era arido il cuore,

era spenta la speranza.

La sera di quello stesso giorno, il primo della settimana,

il primo della vita nuova

venne Gesù.

Anche dietro le porte chiuse

si celebra l’incontro:

lo sguardo riconosce nella gloria del Risorto

il compimento dell’amore crocifisso.

Venne Gesù:

il cuore si apre alla grazia,

il volto si dispone alla gioia,

lo sguardo si allarga alla missione fino ai confini del mondo,

la storia sbagliata è avvolta dalla grazia del perdono.

E la speranza! Ah, la speranza non si trattiene in angusti confini,

è speranza di vita eterna!

Viene Gesù, anche quest’anno

il primo giorno della settimana

mentre sono chiuse le porte,

la fede riconosce il Signore,

la casa ospita la gioia.

E la speranza! Ah, la speranza!

Auguri per la Santa Pasqua,

quella di quest’anno 2020, nel tempo dell’epidemia,

santa Pasqua!