Primaria. Di coltura in cultura: la vendemmia

Il 3 ottobre, in un paesino della bergamasca, nella Cascina dei Prati, i bambini delle classi seconde, armati di forbici, cestelli e buona volontà, si sono tramutati in novelli contadini e viticoltori per imparare l’antica arte della vendemmia. Dopo aver osservato da vicino la vite e le sue parti, si sono disposti a coppie tra filari ordinati di uve merlot e hanno raccolto grappoli di acini rosseggianti, riempiendo le ceste fino all’orlo.

Una gustosa pausa con pane e marmellata per poi rimettersi al lavoro nella complessa fase della pigiatura: è qui che l’intervento dell’uomo permette all’uva di trasformarsi, cambiando il suo stato da solido a liquido. Pestando nella tinozza a ritmo gli acini raccolti, del grappolo d’uva non resta che il raspo sapientemente tolto per avviarsi alla lunga fase della fermentazione. Per ogni cambiamento c’è sempre bisogno del signor Tempo che a suo tempo completa l’opera iniziata dall’uomo. Non ci resta dunque che aspettare con pazienza per fare il nostro “Cin Cin”!