Secondaria I grado – Istria: una testimonianza

Il 26 e 27 aprile le classi terze della Scuola Secondaria di I° grado della Fondazione Grossman hanno incontrato il dott. Mario Viscovi, esule istriano dopo la Seconda guerra mondiale.
Il dialogo è stato incentrato sulla narrazione della storia istriana (attualmente quasi sconosciuta e raramente menzionata sui testi scolastici), vista attraverso gli occhi di un testimone diretto, che ha raccontato della propria esperienza personale.
È stata un’occasione preziosa, che non solo ha permesso agli studenti di rapportarsi con un uomo che ha vissuto una vita straordinaria, ma ha loro aperto le prospettive di un orizzonte ampio, profondamente umano, in grado di guardare tutta la vita, senza censurare o condannare nulla.
Molti ragazzi, ad esempio, sono stati profondamente colpiti dalla capacità di perdono del dott. Viscovi, rivolto ai suoi stessi nemici.
Nelle lezioni seguenti, le classi terze hanno letto le “Istruzioni per l’uso” del “Diario clandestino” di Giovannino Guareschi.
Nel testo si legge: “Io, insomma, come milioni e milioni di persone come me, migliori di me e peggiori di me, mi trovai invischiato in questa guerra […] Una banalissima storia nella quale io ho avuto il peso di un guscio di nocciola nell’oceano in tempesta, e dalla quale io esco senza nastrini e senza medaglie ma vittorioso perché, nonostante tutto e tutti, io sono riuscito a passare attraverso questo cataclisma senza odiare nessuno.
Anzi, sono riuscito a ritrovare un prezioso amico: me stesso […] Rimasi vivo anche nella parte interna e continuai a lavorare”.
Non è stato difficile notare il legame esistente tra le due figure.
Una nuova occasione per scoprire l’eccezionalità di una posizione umana fuori dal comune, che non teme di affrontare ogni difficoltà.

 

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