Secondaria I grado – Uniti nella diversità: l’Unione Europea con Giacomo Gentile

Le classi 2A e 2C della Scuola Secondaria di I grado della Fondazione Grossman hanno incontrato in Aula Magna Giacomo Gentile, responsabile presso un’importante organizzazione internazionale, per scoprire cosa sia e come sia nata l’Unione Europea.
A partire dallo studio degli stati europei affrontato in classe, è stato utile conoscere il contenuto e l’importanza di un nome così spesso citato nelle notizie quotidiane ma forse non pienamente conosciuto dai ragazzi. Attraverso immagini, personaggi e avvenimenti, Gentile ha raccontato le fasi fondamentali dello sviluppo dell’organismo sovranazionale, sottolineando che l’Unione Europea è stata una sorta di miracolo perché nata in un’Europa in macerie dopo le due guerre mondiali. Ciò che ha originato questa unione è stato il desiderio di uomini come Winston Churchill, Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Robert Schuman, di provare a camminare insieme e di iniziare a costruire la pace. Questo ideale si è realizzato, portando l’UE a vincere nel 2012 il premio Nobel per la Pace. Gentile ha anche osservato che noi europei spesso non ci rendiamo conto della situazione di democrazia e di salvaguardia dei diritti umani che l’UE ha generato: abbiamo dovuto riscoprire la preziosità di questa unione nel novembre del 2013, grazie al sacrificio di ucraini che hanno lottato per aderirvi.
L’incontro ha permesso di prendere coscienza di cosa significhi essere Europei oggi e delle radici ideali dell’Unione Europea, e ha introdotto nei ragazzi il desiderio di continuare a «…costruire un’Europa che non perda mai lo spirito ideale dell’inizio: la pace e la collaborazione per il bene comune di tutti» (De Gasperi).

Le professoresse di Lettere

 

Secondaria I grado – Imparare a descrivere con Andersen e Van Gogh

Nelle classi prime, durante l’ora di narrativa, abbiamo letto la fiaba La sirenetta di Andersen. I ragazzi si sono subito accorti che era una fiaba diversa dalle altre lette perché iniziava con una lunga e dettagliata descrizione del fondale marino. Osservando gli aggettivi, i nomi e le similitudini che Andersen ha scelto, abbiamo scoperto che con queste parole l’autore ci permette di immedesimarci e immaginare chiaramente l’ambiente descritto.

A partire da queste osservazioni abbiamo affidato ai ragazzi il compito di scegliere la foto di un paesaggio e di descriverlo imitando lo stile di Andersen.
I lavori svolti ci hanno sorpreso perché da essi emergeva una capacità di osservazione e già una cura nella scelta delle parole e delle similitudini. Abbiamo perciò dedicato del tempo alla lettura delle descrizioni in classe ed è stato un momento di lavoro molto interessante: i ragazzi si sono ascoltati e vicendevolmente corretti quando la descrizione non era adatta all’immagine scelta perché ne esagerava dei dettagli o ne dimenticava altri, non rendendo possibile quell’immedesimazioni sperimentata nella lettura di Andersen. Così, ancor prima che noi docenti sottolineassimo a parole il criterio per scrivere una buona descrizione, loro lo avevano già fatto proprio dall’esperienza della lettura.

Per continuare il lavoro abbiamo deciso di investire proprio sul desiderio dei ragazzi che la descrizione rispecchi realmente l’immagine e permetta così di conoscerla, leggendo insieme a loro la descrizione che Van Gogh fa di un suo dipinto (Ragazza in un bosco). Abbiamo osservato insieme con quanta cura il pittore descriva ogni sfumatura di colore e ogni dettaglio ponendolo il relazione con ciò che lo circonda. Per imparare da Van Gogh abbiamo proposto ai ragazzi tre dipinti da descrivere.

Di seguito potete leggere il testo di Van Gogh citato e alcune descrizioni dei quadri fatte dai nostri alunni, realizzate a partire dal seguente quesito: “Guarda il dipinto e descrivilo con nomi, aggettivi e similitudini. Fai attenzione a descrivere proprio quello che c’è nel dipinto e a scegliere i nomi, gli aggettivi e le similitudini che facciano capire quello che nel dipinto è rappresentato.”

 

Ragazza in un bosco, Van Gogh

Descrizione di Marco, 1A

Descrizione di Cecilia, 1B

Descrizione di Giulia, 1C

Descrizione di Marta, 1D

 

 

Secondaria I grado – Rally Matematico Transalpino: la classe 1B vince il primo premio!

In via Inganni 12 e’ arrivato maggio e con esso i consueti risultati della seconda prova della gara Rally Matematico Transalpino, una competizione tra numerose scuole non solo della città di Milano, in cui viene premiato non il genio del singolo alunno ma il risultato di tutta la classe.
Annualmente tutte le classi della Scuola Secondaria di I grado partecipano, e ogni anno almeno una classe è arrivata in finale. Quest’anno si è qualificata la classe 1B e quindi il 9 maggio i ragazzi si recheranno, insieme alla loro professoressa, a caccia della medaglia!
Con le dita incrociate tifiamo per la 1B!

 

Il giorno 26 maggio si è tenuta la premiazione ufficiale della 24°edizione del Rally Matematico Transalpino: la classe 1B ha vinto il primo premio!!

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Secondaria I grado – Diario di bordo da Trieste – DAY 2 e DAY 3

Il terzo giorno dell’uscita didattica delle classi 3B e 3C è stato dedicato alla scoperta della “scontrosa grazia” di Trieste.
Il percorso per le vie della città è stato scandito dalla lettura di alcune poesie di Umberto Saba. L’incontro con il poeta ci ha permesso di osservare l’anima più profonda della sua città, visitandone i luoghi scoprendo le poesie dell’autore laddove egli le ha pensate e scritte.

 

Diario di bordo da Trieste – DAY 2

20 aprile 2016

È il giorno della memoria, che vive nei luoghi e nelle parole dei testimoni.
Certi luoghi di Trieste hanno la capacità di far affacciare i ragazzi alla complessità del Novecento. La Risiera di San Sabba e la Foiba di Basovizza ci hanno accompagnato, attraverso delle letture, nell’immedesimazione con le storie degli uomini che hanno vissuto la drammaticità della guerra.

 

Diario di Bordo da Gorizia – DAY 1

19 aprile 2016

Un piede in Italia, un piede in Slovenia. Con un piccolo passo superi un confine e allo stesso tempo attraversi un secolo di storia.
Ne hanno fatto esperienza a Gorizia i ragazzi della 3B e della 3C della Scuola Secondaria di I grado della Fondazione Grossman. La visita al Museo della Grande Guerra in particolare li ha aiutati a comprendere l’epocale cambiamento che la Prima Guerra Mondiale ha portato nella popolazione di questi luoghi.
La traccia di quel confine segnato così dolorosamente è ancora visibile nella piazza Transalpina, a memoria del fatto che un muro può essere abbattuto.

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Secondaria I grado – Uscita didattica all’isola di San Giulio

Dopo aver affrontato lo studio del monachesimo, le classi prime della Scuola Secondaria di I grado della Fondazione Grossman si sono recate all’isola di San Giulio, sul lago d’Orta, per incontrare le monache benedettine e partecipare con loro alla recita cantata dell’ora sesta.
I ragazzi sono stati accolti da una giovane monaca che ha raccontato come si svolge la vita in monastero e, sollecitata dalle domande degli studenti, la sua personale scelta di vita. L’incontro ha permesso agli alunni di immedesimarsi con gli eventi relativi al monachesimo ed interrogare un testimone vivo di questa storia.
Dopo pranzo le classi, con il battello, hanno raggiunto il paese di Orta San GiulioSeduti in riva al lago, davanti all’isola di San Giulio, i docenti hanno introdotto i ragazzi al lavoro di poesia sollecitandoli ad osservare e descrivere il paesaggio come farebbe un poeta.
Il percorso si è concluso con la lettura della poesia In un cofano azzurro di Clemente Rebora.

 

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Secondaria I grado – Foibe: il ricordo di un testimone

“Ho accettato l’invito a parlarvi per raccontarvi qualcosa di una pagina di storia poco nota e spesso strumentalizzata da interessi ideologici e politici. E’ una storia che ho vissuto io con la mia famiglia, i miei amici, i miei concittadini e tante centinaia di migliaia di altre persone.”

Così ha avuto inizio l’incontro con degli studenti delle classi terze con Mario Viscovi, esule istriano durante il secondo Dopoguerra.
Ha raccontato la storia della sua famiglia e della sua terra, dalla dominazione austriaca (sotto cui ha vissuto sua mamma) fino alla rocambolesca fuga sua e dei familiari verso l’Italia, terra di salvezza durante anni terribili in cui i partigiani titini hanno eliminato nelle Foibe gli istriani di origine italiana.
In questo modo una pagina di storia contemporanea, caratterizzata da tante problematiche ancora non risolte, è improvvisamente apparsa vicina ai noi, alle nostre vite, alle nostre famiglie (il sig. Viscovi è infatti nonno di uno studente di terza).
È stato un momento importante per riscoprire il valore della memoria del nostro passato, anche recente, come nel 2015 la presidente Boldrini ha detto agli esuli: “L’Italia vi deve molto perché con instancabile impegno avete impedito che fosse cancellata la memoria dell’orrore”.
Un’occasione preziosa, infine, per lanciare l’uscita didattica appena vissuta dai ragazzi di terza a Trieste, nella quale hanno potuto scoprire sul posto le tracce di questo “recente passato” attraverso i testimoni diretti, dai sopravvissuti alla prigionia nazista alle poesia di Umberto Saba.

I professori di Storia delle classi terze

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Secondaria I grado – Testimoni della Grande Guerra – 3A e 3D

Day 1: Sulle orme di Saba
Il primo giorno dell’uscita didattica delle classi 3A e 3D si è svolto ripercorrendo le orme di uno dei maggiori poeti e uomini di cultura del Novecento: Umberto Saba.
La lettura delle sue poesie ci ha guidato lungo le vie della città di Trieste, crocevia di culture e di lingue, ma soprattutto le parole semplici ma toccanti ce l’hanno fatta vivere e scoprire. Il lavoro sul campo ha entusiasmato i ragazzi, che guidati dai docenti hanno letto e analizzato Trieste, Città Vecchia e Il Molo, immedesimandosi con le parole del poeta.
Accanto alle parole scritte, le immagini, gli scorci della città dall’alto della Chiesa di San Giusto.
La giornata si è conclusa con la visione del film Operazione Valchiria, per proiettarci sul contenuto della seconda giornata: il Secondo Conflitto Mondiale.
L’avventura continua!

 

Day 2: Il giorno della memoria
Cos’è la memoria? È un fatto del passato che determina, plasma, resta inciso nel presente.
La seconda giornata dell’uscita didattica è stato il giorno della memoria e dell’immedesimazione con quanto accaduto nella Seconda Guerra Mondiale, dalle leggi razziali alla creazione e la vita del campi di concentramento, che sarebbe meglio chiamare per ciò che sono stati: campi di sterminio.
È possibile in questi luoghi “restare vivi anche nella parte interna”, come ci testimonia Guareschi nel suo Diario clandestino? Questa domanda, leggendo i suoi testi davanti alle celle dei prigionieri o ai resti del forno crematorio, ha assunto un nuovo valore agli occhi di tutti noi. Lo stesso vale davanti alla terribile esperienza delle foibe. E davanti ad esperienze come questa che un uomo come Pasolini, che perde il fratello nei combattimenti contro i titini, scrive: “la vita consiste prima di tutto nell’imperterrito esercizio della ragione”.
Il silenzio degli alunni è stato dettato dalla testimonianza storica che la Risiera di San Sabba e le Foibe di Basovizza ancora oggi lasciano alle nostre coscienze.
Lasciamo questi luoghi certi di un’eredità e di un compito al quale ognuno è chiamato a rispondere nella quotidianità.

 

Day 3: testimoni della Grande Guerra
Nella giornata conclusiva dell’uscita didattica, le classi 3A e 3D hanno fatto un salto indietro di un secolo esatto, visitando sul Carso i luoghi della Grande Guerra. Le doline, le trincee e i reperti ci hanno resi testimoni di un fatto che, nella sua recrudescenza, ha segnato tutta l’Europa.
Ciò che i ragazzi hanno studiato sui manuali è diventato esperienza, un incontro, anche tramite le poesie di Ungaretti che ci hanno accompagnato favorendo l’immedesimazione con quei tragici fatti storici.
Cosa lasciano questi giorni? Un’eredità di memoria, e dunque di coscienza, rinnovata in ognuno di noi, fossimo alunni o docenti. Già, perché anche gli adulti possono (e devono) sempre imparare.

 

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Secondaria I grado – Scoprendo Mozart e Beethoven

Il giorno 10 marzo, presso il Teatro Dal Verme di Milano, si sono tenute le prove d’orchestra della Settima Sinfonia di Beethoven e del concerto per Violino e Orchestra in Sol Maggiore di Mozart.
Data l’eccezionalità dell’evento, che racchiudeva in sé due dei maggiori compositori della storia della musica, tutte le classi della Scuola Secondaria di I° grado sono state invitate a teatro.
È stata un’occasione utile per conoscere un genere musicale solo all’apparenza distante da quanto ascoltiamo quotidianamente, favoriti dalla bellezza della musica dal vivo.

 

 

Secondaria I grado e Infanzia – La Staffetta

I bambini dell’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia della Fondazione Grossman hanno assistito ad una parte della lezione di terza media, con la classe 3D.
Questa iniziativa è nata a partire dalla curiosità dei piccoli di scoprire cosa fanno in “ginnastica” gli alunni più grandi.
Accade spesso infatti che durante le ore di Motoria alla Scuola dell’Infanzia, la docente, comune a entrambi gli ordini di scuola, faccia riferimento ai ragazzi grandi. Si è  pensato così di soddisfare questa loro curiosità che, all’interno del percorso educativo, poteva offrire molti spunti di lavoro.
La lezione riguardava la staffetta 4×100, una tipologia di corsa affascinante perché si effettua in squadra.
I bambini della Scuola dell’Infanzia sono stati accompagnati dalle maestre quando gli alunni più grandi hanno corso la gara. È stato spiegato cosa sarebbe successo e i bambini poi sono stati invitati a guardare con molta attenzione cosa stava per accadere. Il clima caloroso e accogliente della terza media ha facilitato l’entusiasmo dei piccoli che facevano il “tifo” per chi correva.
Al termine anche i bambini, con l’aiuto degli studenti di terza, hanno provato a passarsi il testimone, divisi in due gruppi, molto attenti gli uni e gli altri nel compiere un gesto tecnico difficile, che hanno eseguito con estrema serietà e attenzione.

Hanno potuto così sentirsi grandi e pronti a nuove sfide di conoscenza!

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Secondaria I grado – Testimoni della Grande Guerra – DAY 3

Nella giornata conclusiva dell’uscita didattica, le classi 3A e 3D hanno fatto un salto indietro di un secolo esatto, visitando sul Carso i luoghi della Grande Guerra.
Le doline, le trincee e i reperti ci hanno resi testimoni di un fatto che, nella sua recrudescenza, ha segnato tutta l’Europa. Ciò che i ragazzi hanno studiato sui manuali è diventato esperienza, un incontro, anche tramite le poesie di Ungaretti che ci hanno accompagnato favorendo l’immedesimazione con quei tragici fatti storici.
Cosa lasciano questi giorni?
Un’eredità di memoria, e dunque di coscienza, rinnovata in ognuno di noi, fossimo alunni o docenti. Già, perché anche gli adulti possono (e devono) sempre imparare.

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Il giorno della memoria – DAY 2
Cos’è la memoria? È un fatto del passato che determina, plasma, resta inciso nel presente.
La seconda giornata dell’uscita didattica è stato il giorno della memoria e dell’immedesimazione con quanto accaduto nella Seconda Guerra Mondiale, dalle leggi razziali alla creazione e la vita del campi di concentramento, che sarebbe meglio chiamare per ciò che sono stati: campi di sterminio.
È possibile in questi luoghi “restare vivi anche nella parte interna”, come ci testimonia Guareschi nel suo Diario clandestino?
Questa domanda, leggendo i suoi testi davanti alle celle dei prigionieri o ai resti del forno crematorio, ha assunto un nuovo valore agli occhi di tutti noi. Lo stesso vale davanti alla terribile esperienza delle foibe. E davanti ad esperienze come questa che un uomo come Pasolini, che perde il fratello nei combattimenti contro i titini, scrive: “la vita consiste prima di tutto nell’imperterrito esercizio della ragione”.
Il silenzio degli alunni è stato dettato dalla testimonianza storica che la Risiera di San Sabba e le Foibe di Basovizza ancora oggi lasciano alle nostre coscienze.
Lasciamo questi luoghi certi di un’eredità e di un compito al quale ognuno è chiamato a rispondere nella quotidianità.

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Sulle orme di Saba – DAY 1
Il primo giorno dell’uscita didattica delle classi 3A e 3D della Scuola Secondaria di i grado della Fondazione Grossman si è svolto ripercorrendo le orme di uno dei maggiori poeti e uomini di cultura del Novecento: Umberto Saba.
La lettura delle sue poesie ci ha guidato lungo le vie della città di Trieste, crocevia di culture e di lingue, ma soprattutto le parole semplici ma toccanti ce l’hanno fatta vivere e scoprire. Il lavoro sul campo ha entusiasmato i ragazzi, che guidati dai docenti hanno letto e analizzato Trieste, Città Vecchia e Il Molo, immedesimandosi con le parole del poeta.
Accanto alle parole scritte, le immagini, gli scorci della città dall’alto della Chiesa di San Giusto.
La giornata si è conclusa con la visione del film Operazione Valchiria, per proiettarci sul contenuto della seconda giornata: il Secondo Conflitto Mondiale.
L’avventura continua!

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