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Infanzia – Grande festa per i Remigini

Si è svolta la Festa dei Remigini della nostra Scuola dell’Infanzia. L’occasione perfetta per festeggiare insieme alle famiglie la conclusione di un percorso e il prossimo ingresso in una nuova avventura scolastica.

La serata si è aperta con un’esclusiva pizzata tra bambini e maestre nei locali della scuola, per poi spostarsi in cortile dove sono stati messi in scena alcuni momenti della vita quotidiana in classe e la drammatizzazione “Our school is very cool” curata dall’insegnante madrelingua Bessy.

In conclusione tutti i bambini sono stati premiati con la consegna del tocco (il tipico cappello dei laureati), dello zainetto per la Scuola Primaria e, ovviamente, del diploma.

 

Primaria – Dall’arte al viaggio ad Aosta il fascino della scoperta

Dall’incontro con Caravaggio dove hanno capito come colore, luce e messa in scena siano indispensabili per realizzare un’opera d’arte, alla scoperta delle bellezze di Aosta nell’uscita didattica tra monumenti romani, arrampicate e spettacoli della natura. Questi sono gli aspetti principali raccontati questa mattina, nell’aula magna della Fondazione Grossman, dagli studenti delle classi quinte della Scuola Primaria ai propri genitori.
La mattinata si è aperta con la presentazione, da parte degli studenti, di quanto realizzato quest’anno durante le lezioni di arte. I ragazzi hanno così ripercorso, con l’aiuto del professor Pietro Albetti, il cammino fatto dalla visita alla mostra di Caravaggio a oggi. Un percorso che li ha portati, attraverso l’incontro con svariati artisti e la conoscenza della loro tecnica, a realizzare quattro opere d’arte: L’uccisione di Cesare, La prima guerra punica, L’incendio di Troia e Antonio e Cleopatra.
Poi è stato il turno della narrazione dell’uscita scolastica, due giorni alla scoperta non solo di una città ma di un territorio unico per bellezze storiche e paesaggistiche. Già dal viaggio in pullman i ragazzi hanno descritto lo spettacolo del cambiamento nel paesaggio con le risaie, la collina morenica e il Monte Rosa. Tutto è poi proseguito con l’addentrarsi nella città di Aosta alla ricerca delle sue radici romane dal Ponte di Pietra, al Teatro Romano senza dimenticare l’Arco di Augusto e il Criptoportico.
Al termine di questo momento, gli insegnanti hanno voluto regalare agli studenti una chiavetta usb con all’interno un video riassuntivo dell’uscita didattica. Il tutto accompagnato dall’augurio della direttrice Lucia Vanni di non essere mai tranquilli ma continuamente mossi dal desiderio di scoprire e conoscere, come avvenuto in questi cinque anni.

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Liceo Scientifico – Le Classi Seconde Scientifico scoprono la Fisica a Mirabilandia

Le classi seconde scientifico venerdì 18 maggio si sono recate al parco divertimento di Mirabilandia. Grazie ad una attività laboratoriale della durata di quattro ore, i ragazzi hanno potuto scoprire come utilizzare le leggi della fisica studiate durante le ore di lezione in classe come strumento per poter esplorare le attrazioni e riuscirne così a capire il principio di funzionamento.
Tra le varie attrazioni, ecco Katun, un maestoso inverted caster con loop a 360 gradi con un salto di 50 metri e una velocità dell’ordine di 110 km/h, funziona senza motori meccanici ma solo grazie a trasformazioni energetiche descrivendo delle curve dette clotoide. Le caratteristiche della clotoide permettono di costruire traiettorie che all’ingresso del loop hanno una piccola curvatura per avere una accelerazione centripeta non fastidiosa e nel punto più alto una grande curvatura in modo che l’accelerazione centripeta sia tale da far rimanere ben saldi i passeggerei ai loro sedili.
E così l’avventura della conoscenza è possibile anche in un parco divertimento: è possibile sperimentare la bellezza della fisica anche facendo delle giostre.

Prof.sse Suman e Galuppo

 

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Liceo Classico – Gita a Sirmione e Lago di Garda – classi 1° e 2°

Mercoledì 18 aprile le classi 1 e 2 del liceo classico si sono recate in due splendide località sul lago di Garda, Sirmione, dove hanno visitato le celebri grotte di Catullo, e Garda, raggiunta tramite un panoramico viaggio in battello, dove hanno condiviso un momento di gioco e svago.

Le parole dei ragazzi che hanno vissuto la gita descrivono la loro esperienza meglio di qualsiasi recensione; per questo motivo proponiamo alcuni estratti di temi svolti in classe, la cui traccia prendeva le mosse dalla seguente citazione di Patrizio Barbaro, amico di Pasolini:

“L’occhio guarda, per questo è fondamentale. È l’unico che può accorgersi della bellezza. […] La bellezza può passare per le più strane vie, anche quelle non codificate dal senso comune. E dunque la bellezza si vede perché è viva e quindi reale. Diciamo meglio che può capitare di vederla. Dipende da dove si svela. Ma che certe volte si sveli non c’è dubbio […]. Il problema è avere occhi e non saper vedere, non guardare le cose che accadono, nemmeno l’ordito minimo della realtà. Occhi chiusi. Occhi che non vedono più. Che non sono più curiosi. Che non si aspettano che accada più niente. Forse perché non credono che la bellezza esista. Ma sul deserto delle nostre strade Lei passa, rompendo il finito limite e riempiendo i nostri occhi di infinito desiderio.”
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“Siamo andati a Sirmione, sottile penisola sul lago di Garda nella quale ci sono i resti di un’antica domus romana, un tempo bella e lussuosa, oggi in rovina; guardata dalla giusta angolazione, la struttura della villa è ancora visibile. La posizione ottimale fa in modo che ci sia una vista strepitosa di tutto il lago.”
Caterina

“New York è la città dei sogni […] ma non bisogna andare lontani per trovare la bellezza, perché anche in Italia abbiamo dei paesaggi mozzafiato, come Sirmione, una penisola sul lago di Garda. È un posto stupefacente, non l’avrei creduto ed invece mi ha colpita […] È un posto completamente immerso nella natura, in particolare le grotte di Catullo, che sono resti di una domus romana; purtroppo non ne è rimasto molto, ma immaginare come doveva essere è stato per me la più grande bellezza. Il paesaggio faceva da padrone: l’acqua era limpida, tranquilla, i monti ancora innevati creavano un contrasto bellissimo con la natura primaverile che stava per nascere.”
Rachele

“L’uscita didattica al lago di Garda è stato un momento semplice ma bello. Noi e la prima liceo siamo andati a visitare le Grotte di Catullo, ossia una villa enorme, situata su una penisola nel lago di Garda. Abbiamo camminato lungo i resti di questa villa, dalla quale c’era una vista stupenda, che dava sul lago. In seguito abbiamo preso un battello e ci siamo recati a Garda, dove abbiamo visitato la cittadina e abbiamo fatto dei giochi insieme ai nostri compagni di prima. Di questa giornata mi ha colpito tantissimo, di me stessa, una frase che continuavo a ripetere: “ Ma che bello.” Questa frase era come se per quel giorno mi fosse stata ‘stampata in testa’, non riuscivo a dire altro. Il luogo della visita alle grotte era meraviglioso, la vista era mozzafiato ed è stata una giornata di sole stupendo.”
Marta

“Durante l’uscita didattica a Sirmione ciò che mi ha colpito di più per la sua bellezza è stato come qualcosa di così banale, come il paesaggio, al quale non io ho mai dato molta importanza, è riuscito a prevalere su tutto il resto. Anche Manzoni, nel romanzo “ I Promessi Sposi “, più di una volta descrive la bellezza del paesaggio che circonda i protagonisti; per esempio, all’inizio del primo capitolo egli descrive l’ambiente in cui si svolge la prima parte del romanzo. L’intera descrizione appare costruita su riferimenti visivi, da lui ritenuti essenziali.”
Rebecca

“Durante l’uscita a Sirmione, ad un certo punto ho smesso di vedere la bellezza dalla quale ero circondata. Ho smesso di vedere quella bellezza a causa di un fatto che era successo poco prima e che mi tormentava. Ma, come dice Barbaro, la bellezza c’era.”
Chiara

“La villa, il lago, il sole e il cielo terso… sono tutte componenti di una bellezza che si vede, anche se la vista non è l’unica ad accorgersene. […] Gli occhi che ‘non credono che la bellezza esista’ sono occhi pieni di pregiudizio. Se fossi andato a Garda e a Sirmione pensando già che non sarebbe stato bello non avrei trovato la bellezza che ho visto.”
Daniele

“Durante la gita a Sirmione e poi a Garda ho notato più volte la bellezza, anche se prima di partire non pensavo che sarebbe successo, avendo già visto il lago di Garda. Ho cercato comunque di stare davanti alla realtà e ho trovato la bellezza in molte cose, soprattutto nei panorami, come anche nei resti delle grotte di Catullo immerse nei prati fioriti, nel lago e nelle montagne dietro, nel paesino di Garda, nell’attraversata del lago in battello; ma la cosa in cui ho trovato più bellezza è stata lo stare tutti insieme, sia a mangiare sia nei giochi. Questa gita mi è piaciuta molto perché non c’è mai stata mancanza di bellezza, o perlomeno io non l’ho mai percepita. Tante cose piccole possono offrire un grande sentimento di bellezza. “
Elisa

 

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Liceo Classico e Liceo Scientifico – A Bologna con le terze

La terza liceo classico e la terza B liceo scientifico mercoledì 18 aprile si sono recate a Bologna per un uscita didattica a tema artistico/scientifico.
Alla mattina la Bologna del XIII e XIV secolo ha affascinato gli studenti con i suoi portici, i sopralzi, le case-torri, i muri a scarpa, l’uso diffuso del laterizio abbinato alle forme gotiche delle facciate, gli spazi della mercatura e lo spazio del sacro. Aggirandosi nel tessuto urbano pre-rinascimentale contaminato di sparsi interventi successivi, hanno fotografando dettagli materici e osservato prospettive d’insieme, riconoscendo tipologie costruttive note nella suggestiva cornice del centro storico di Bologna.
Al pomeriggio tra i banconi del moderno ed attrezzatissimo laboratorio della “Fondazione Golinelli”.
Grazie ad una intesa attività laboratoriale della durata di 3 ore dal titolo: “Chi è il colpevole?” , gli studenti hanno potuto sperimentare innovative tecniche di biologia molecolare quali PCR, Elettroforesi su gel e scoprire che ogni uomo ha un’impronta genetica che lo rende unico e riconoscibile tra tutti gli uomini, tecniche che oggi permettono di risolvere alcuni dei casi di omicidio di cronaca.

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Scuola Secondaria – A la tienda de Juan

Paella, gazpacho, churros…cosa hanno in comune?
Le classi seconde, nelle ultime settimane, hanno sperimentato cosa vuol dire ir de tapas, preparando e assaggiando questi famosissimi piatti spagnoli. Dopo un’introduzione in classe a la comida española, ci siamo recati a La Tienda de Juan, un piccolo angolo di Spagna nelle vicinanze di Porta Venezia.
Nella tienda i ragazzi hanno potuto assistere a una lezione sui cibi tipici spagnoli, poi, come veri chef, ognuno ha preparato a suo gusto una tapa per poi presentarla ai compagni.
Infine, dopo il duro lavoro, Juan ha offerto un buffet, in cui abbiamo gustato il classico jamón ibérico e la tortilla de patatas.
Una lezione pratica in cui tutti sono stati protagonisti! Unica regola: parlare solo spagnolo, per il resto…¡buen provecho!

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Liceo Scientifico – Rigenerazione urbana: gli effetti inediti degli ambienti spaziali di Lucio Fontana all’Hangar Bicocca

Il 10 febbraio la classe 5A ha visitato la mostra  Ambienti/Environment all’Hangar Bicocca.

In un contesto industriale riadattato a funzione museale gli studenti hanno potuto ammirare l’abilità di Lucio Fontana nel predisporre ambienti spaziali servendosi soprattutto della luce e nell’indagare i meccanismi percettivi di orientamento nello spazio. 

Il progetto di ristrutturazione dell’Hangar Bicocca è inserito in un contesto più ampio di rigenerazione urbana di tutta l’area Bicocca che gli studenti hanno potuto osservare e contestualizzare rispetto ai processi di trasformazione della città affrontati quest’anno in Storia dell’Arte.

 

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Liceo Classico e Liceo Scientifico – Vienna internazionale fra passato e futuro

Le classi 4K, 4A e 4B si sono recate dal 19 al 22 marzo a Vienna per poter approfondire diversi temi legati ai programmi di Storia e Storia dell’Arte. I docenti accompagnatori –Antonia Chiesa, Elena Rivolta, Tommaso Teggia Droghi, Gabriele Zani – e alcuni docenti di Italiano e Storia e Filosofia hanno svolto un lavoro di preparazione coordinato e ulteriormente approfondito dall’incontro, svoltosi il 10 maggio 2018 con l’ing. Thomas Weishaeupl sul tema della situazione politica attuale in Austria, in particolare per quanto riguarda l’immigrazione. Immigrazione e inclusione sono stati infatti gli aspetti chiave che i docenti hanno proposto sia per la visita della Vienna storica degli Asburgo sia per la città contemporanea sede di prestigiose istituzioni europee. Tappe classiche quali Stephansdom, Ringrstrasse, Kunsthistorisches Museum, Kapuzinergruft, Hofburg, Albertina, Schoenbrunn, Karlskirche, Padiglione della Secessione, Palazzo del Belvedere sono così state affiancate alla visita all’ONU, all’agenzia europea FRA (European Agency for Fundamental rights) e all’incontro con fr. Christoph Matyssek della Fraternità Sacerdotale San Carlo e già direttore dell’Istituto Afro-Asiatico per il dialogo interreligioso, impegnato in prima linea nel lavoro con gli immigrati più recenti.
Il ritmo intenso e il freddo inatteso non hanno demotivato gli studenti che sono stati impegnati in perlustrazioni esterne- in particolare durante la spiegazione della forma urbana di Vienna su un tratto della Ringstrasse- e interne, durante le visite alle collezioni del Kunsthistorisches e del Belvedere; qui, in particolare, alcuni studenti, secondo la proposta dei docenti, hanno presentato ai compagni una selezione di opere d’arte già studiate durante il programma di Storia dell’Arte, oppure opere dell’Ottocento e Novecento che hanno studiato per l’occasione.
La visita è stata infine supportata da un valido libretto che, come da tradizione nei viaggi d’istruzione, riportava i dati essenziali del viaggio e alcuni testi di approfondimento per supportare l’apprendimento sul campo.

 

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Liceo Classico – Seminario di matematica per le classi 4° e 5°

Per rispondere ad una domanda degli studenti di 5° liceo classico sul nesso tra astrazione e concretezza sono stati proposti 3 seminari su statistica, ricerca operativa e modelli matematici.

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Scuola Secondaria – Codici e simbologie: dal quadrato magico a Enigma

“Chi è quello?”
Chiede il giornalista a Steve Jobs mentre camminando nella sede della Apple indica una foto gigante di un ragazzo in bianco e nero su di una parete.
Steve Jobs gli lancia una sguardo un po’ scocciato.
“Alan Turing”, risponde, “Ha vinto da solo la seconda guerra mondiale ed ha inventato il computer”.

Questo dialogo tratto dal bel film “Steve Jobs” del 2015, con protagonista Michael Fassbender creatore della Apple, semplifica e sintetizza la figura del grande matematico inglese e padre dell’informatica Alan Mathison Turing

Simone Terreni, che ha scritto un libro divulgativo e per ragazzi su inventori e scienziati che hanno avuto un ruolo fondamentale nell’evoluzione tecnologica è venuto a trovarci per parlarci di Alan Turing, del codice Enigma e della decriptazione di quest’ultimo.
Questo grande matematico, a soli 24 anni creò la Macchina ideale che porta il suo nome e la cui logica di funzionamento è alla base dei nostri computer, tablet, smartphones. Ma l’aspetto che è stato approfondito è l’attività che svolse, durante la seconda Guerra Mondiale, quando riuscì a decifrare il codice segreto Enigma che i nazisti usavano per le loro comunicazioni crittografate riuscendo così a far vincere la guerra agli alleati e risparmiando milioni di vite umane.

Scorrendo il primo volume del nostro libro di testo di aritmetica, ci siamo accorti che è stata riprodotta l’immagine di un “quadrato magico” come esemplificazione del ruolo di numeri e operazioni aritmetiche.
Si tratta di un esempio molto speciale di crittogramma poiché rappresenta un insieme di misteriose e rare particolarità che ora incuriosiscono e vengono studiate nelle università statunitensi ma all’epoca sembravano indirizzare capacità “magiche” e soprannaturali.
Il nostro testo riporta quindi un quadrato magico contenuto nell’opera Melancholia di Dürer, incisione realizzata nel 1514 e quest’anno presente proprio nella mostra di Palazzo Reale che abbiamo pensato di visitare.
A Palazzo Reale abbiamo effettuato una visita, orientata soprattutto alla parte geometrica e matematica. Insieme abbiamo osservato il quadrato magico, il  romboedro troncato e altri dettagli.

Terminata la visita a Palazzo reale, due ragazzi hanno chiesto di restare per un approfondimento delle opere presenti alla mostra. In particolare, un’alunna ha detto che molte opere importanti di Dürer sono molto più piccole di come immaginava. Ha osservato però che l’attenzione al dettaglio in opere di dimensione ridotta le renda ancora più “grandi”, proprio per la difficoltà di realizzazione.

 

Abbiamo percepito che il messaggio legato all’importanza e alla bellezza della matematica come elemento abilitante per la riuscita in altre discipline sia arrivato… e, in ogni caso, anche se avessimo acceso solo una fiammella sono certa che questa si alimenterà col tempo, aumentando la consapevolezza, l’interesse e la passione per lo studio di questa materia.

Prof.ssa Mastretti

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